Proposte di visite
Autentica perla incastonata in una splendida conca circondata dai prati di Sant’Orso e dominata dalla bellezza selvaggia del massiccio del Gran Paradiso, Cogne costituisce un ottimo punto di partenza per inoltrarsi sui sentieri che portano alla scoperta del Parco Nazionale del Gran Paradiso dove, dal 1922, vivono protetti ed indisturbati camosci, stambecchi, marmotte, aquile e tutti gli altri animali tipici della fauna alpina.
A Valnontey si può familiarizzare con la flora alpina visitando il Giardino Botanico Paradisia, mentre a Lillaz è possibile ammirare il fragore spumeggiante delle tre cascate, raggiungibili in pochi minuti a piedi su un comodo sentiero lungo il quale è anche possibile visitare un’ interessante esposizione a cielo aperto di rocce e minerali della valle. E tra i minerali quello più importante per Cogne è sempre stata la magnetite che, almeno fin dal Medioevo, ha portato allo sfruttamento delle Miniere di Ferro di Colonna con il cui materiale è stata anche realizzata la bella fontana ottocentesca in ferro che troneggia sui prati di Sant’Orso.
Nell’antico villaggio minerario, oltre a scoprire la storia economica della località, è anche possibile visitare il Centro Visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso che, insieme a Maison Gérard-Dayné, permette di comprendere e conoscere meglio il contesto naturale ed etnografico di questa straordinaria valle dove l’allegro folklore del gruppo dei Tintamaro de Cogne si sposa con la delicata raffinatezza dei pizzi al tombolo realizzati dalle Dentellières nella loro sede ubicata accanto all’interessante Chiesa di Sant’Orso.
D’inverno Cogne diventa il paradiso dello sci di fondo con le decine e decine di chilometri di piste che permettono di entrare in simbiosi con la natura e su sui ogni anno, in febbraio, si svolge la mitica Marciagranparadiso, ma gli appassionati di sci alpino troveranno anche un comprensorio loro dedicato e non manca un divertente snow-park per i bambini.
Prima di ridiscendere nel fondovalle seguendo il tumultuoso corso della Grand-Eyvia impossibile non prevedere una breve sosta a Pondel per la visita del ponte acquedotto perfettamente conservato costruito dai Romani per attraversare la profonda gola scavata nei secoli dal torrente, prima di ritornare nella valle centrale accolti dall’imponente mole del castello di Aymavilles.